martedì 31 marzo 2009

L'alter ego femminile di Straker

Ieri, 30 marzo, è stato pubblicato un articolo dal titolo "LE FALSE DISPUTE - Controllori all’attacco dei controllati"a firma di Antonella Randazzo, un nome a me sconosciuto prima d'ora. Incuriosito, ho fatto una veloce ricerca su Google e ho trovato il blog di Francesco Crozza: "Le censure di Antonella Randazzo".
Il blog nasce in seguito ad un episodio di censura, pretesa da Antonella Randazzo, di un commento di Francesco Crozza sul sito comedonchisciotte.org. Sono rimasto sorpreso nel constatare che molte situazioni descritte nel blog e riferite ad Antonella Randazzo sembrano siano state scritte facendo riferimento a Straker.

Leggendo ad esempio il post intitolato "Lettera aperta ad Antonella Randazzo" si ha l'impressione di leggere le confutazioni rivolte a Straker, come questa:
Hai mai sentito parlare di “onere della prova”? chi accusa qualcuno ( un esempio a caso: Grillo o Travaglio di essere essere servi del sistema ) deve portare le prove, non chi li vuole difendere. A parte che io non voglio difendere nessuno. Io critico il tuo metodo.
Prendiamo in esame un qualsiasi testo del blog di Francesco Crozza, sostituiamo per gioco i termini "Antonella Randazzo" e "scrittrice" con "Straker" o "Tankerenemy" e trasformiamo al maschile i pronomi personali e soggetti espressi al femminile, cosicché "lei" diventa "lui", "autrice del blog" diventa "autore del blog" e così via... quale risultato si ottiene? Una descrizione perfetta dei comportamenti paranoici e censori di Straker!

Eccone alcuni esempi (evidenziate in grassetto le frasi che sembrano cucite su misura su Straker):

- Da "LA VERITA’ (SU CERTE PERSONE) VI RENDERA’ LIBERI (DA ESSE)... "
Del resto -o per meglio dire, di conseguenza- tutte o quasi le sue uscite, a ben vedere, sono basate sul nulla. Pure illazioni, o al massimo interpretazioni del tutto personali di alcuni fatti, presentati come verità inoppugnabile. E gran faccia tosta quando le si chiedono le prove di quel che dice: o si cita da sola o, messa alle strette, censura.
Naturalmente ognuno è libero di abbracciare le idee che vuole, ma la prossima volta, se qualcuno parlerà della “serietà accademica” di questa scrittrice, rispondetegli che però esiste una pubblicazione del Grande Puffo, Babbo Natale e Tex Willer su “Mazinga News”, che porta nuove confutazioni ai suoi pur documentatissimi argomenti. Vi crederà sulla parola.
Sono anche fermamente convinto di un’altra cosa: le persone che seguono la Randazzo e le suddette farneticazioni sul suo blog, continueranno a farlo e a pendere dalle sue labbra. Lo facciano pure; è un fenomeno umano, basta farsi un giro in internet e nei blog per vedere quanti paranoici squinternati, impermeabili a qualsiasi razionalità, ci sono; non è a costoro che mi volevo rivolgere.
Con questo mio blog ho voluto “smascherare”, nel senso etimologico, ossia togliere la maschera di scrittrice seria (che lei ama molto indossare) a questa che credevo anche io fosse tale, portando le mie osservazioni a beneficio di persone che hanno un (per lo meno minimo) senso critico e buonsenso. Ossia le persone normali.
I vari blog sulle scie chimiche sono pieni di commenti di paranoici squinternati, impermeabili a qualsiasi razionalità. Parafrasando il testo sopra, questo blog, "Scie chimiche, rucola e stracchino", si rivolge a chi è a conoscenza del fenomeno delle scie chimiche e reputa (spero ancora per poco) Straker una persona seria e gran esperto unico e indiscusso della materia. Con questo mio blog voglio “smascherare”, nel senso etimologico, ossia togliere la maschera di persona seria (che lui ama molto indossare) a Straker che credevo anche io fosse tale, portando le mie osservazioni a beneficio di persone che hanno un (per lo meno minimo) senso critico e buonsenso. Ossia le persone normali.
Per finire, cerco di spiegare perché reputo un danno la propalazione di queste idee, tanto da farci un blog: non certo per la loro stramberia, poiché sono una goccia nell’oceano delle stramberie, e inoltre chi vuole credere ad assurdità lo farà in ogni caso, con o senza la Randazzo. Ma perché questo personaggio, con la sua patina di scrittrice seria -costruita infilando nel minestrone dei suoi scritti alcune verità più o meno note e soprattutto censurando chi non la pensa come lei- discettando però di dominatori mondiali, di giornalisti venduti in massa e di complotti a base di lucertoloni, permettendosi di affermare senza prove la disonestà di persone ben precise, trattando argomenti seri, anche scientifici, senza averne nessun titolo e nessuna preparazione, in questo modo spinge, a dirla breve, alla paranoia e al rimuginare sterile, alla sciatteria del pensiero, alla rinuncia all’azione civica e civile concreta, al “piove governo ladro” trasformato in “piove banchieri ladri” che risolverebbe tutti i problemi, mentre attivarsi, concertarsi per raccogliere firme per un referendum, esigere o cercare delle prove, o anche solo studiare seriamente un problema, diventerebbero solo una perdita di tempo. E questo secondo me è un danno ben maggiore di propagandare qualche teoria squinternata. Tutto qui.

- Da "INTRODUZIONE":
Si da il caso invece che ho potuto sperimentare personalmente la alacre attività della Randazzo nel censurare, nel proprio blog (e fin qui magari legittimamente benché direi ipocritamente) ma anche con pressioni su alcuni siti web a lei estranei, ogni opinione o commento che metta in discussione con una certa efficacia i suoi asserti o le sue contraddizioni (mai la sua persona). Leggendo qua e là in rete, si viene a conoscenza che ci sono sempre più persone che, non essendo d’accordo con quello che asserisce la Randazzo, cercano di inviare i loro commenti critici, ma a parte quelli comunque edulcorati e omaggianti, gli altri vengono puntualmente censurati dalla scrittrice.

- Da "CASTRONERIE VARIE... DELLA RANDAZZO":
Ultimamente però ho l’ho vista scagliarsi energicamente contro alcuni personaggi pubblici come Marco Travaglio, Furio Colombo o Beppe Grillo, che attualmente sono al centro dell’attenzione mediatica per la loro posizione di contrapposizione ad un certo modo di fare politica, accusandoli addirittura di essere funzionali al sistema (”gatekeepers”, scrive la Randazzo, assecondando qua e là il vezzo di appiccicare ai concetti parole in inglese per rivestirle di una ulteriore autorevolezza). Per giustificare ciò che sarebbe una opinione come un’altra, la scrittrice però snocciola nei suoi post, e nei suoi commenti, una lunga ed inutile teoria di filmati irrilevanti da youtube ed articoli altrettanto campati in aria di altri bloggers.
Per quanto riguarda Straker, ai nomi di Travaglio e Grillo aggiungerei quello di Stefano Montanari, anche lui accusato di sapere ma di non dire poiché facente parte del sistema.

- Da "
ALLERGIA ALL' IRONIA E ALLA CRITICA":
Del comportamento eccentrico della Randazzo ho già parlato nel mio precedente post, per cui nel merito non avrei niente da aggiungere, se non che, personalmente, la cosa che mi appare tuttavia più grave rispetto alle altre è che la Randazzo, denigrando le prese di posizioni critiche di Travaglio, di Colombo e di Grillo, faccia la moralizzatrice da poltrona, parlando di massimi sistemi, di stegocrati e di potere anglo-americano, tacciando invece le succitate persone di intelligenza con il sistema, e dunque anche il loro incitamento ad esigere più trasparenza, più civismo e più efficienza dai nostri amministratori e classe dirigente sarebbe fumo negli occhi. Trovo questa mistificazione insopportabile e anti-civica, oltre che ridicola. Lei esigerebbe che chiunque con un minimo di visibilità mediatica sposasse le cause a livello planetario, vere o supposte, di cui lei discetta nelle sue pubblicazioni.

[omissis]

1. Fa tristezza vedere un sito che si fa bandiera della “informazione libera” e della “tolleranza” censurare i commenti. Magari nello stesso tempo in cui si critica la censura e l’esser proni dei grandi mass-media e della televisione; è senz’altro una figuraccia abbastanza indegna.

2. Fa invece abbastanza ridere (o sorridere) il grande atteggiarsi della Randazzo a paladina della pura verità, contro la censura delle autorità e dei mass-media ufficiali, il suo coltivare “un sentimento di simpatia ed amicizia” per tutti (specie per coloro che hanno visto la sua “luce”), il suo sbandierato “rigore delle fonti”, per poi operare censure di chi la critica (stiamo parlando e parleremo sempre di critiche civili e motivate), lanciare addirittura ultimatum censori in casa d’altri, non sopportare assolutamente che altri facciano quello che lei stessa fa ogni giorno dal suo blog (ossia esprimere critiche ed opinioni, però questa volta su di lei).

[omissi]
Tutti i suoi scritti si premurano, ripetendo alla fine sempre le stesse cose, di far sapere al mondo ciò che è in effetti segretissimo, ossia che il dominio economico-militare nel mondo è degli Stati Uniti, che i politici e le istituzioni politiche sono pesantemente influenzate dalle lobby e dal mondo economico-finanziario, che il colonialismo fu un crimine, e che sui mass-media non chiunque può apparire e dire la sua ma c’è un controllo politico e dei poteri forti. Ma va? Dite la verità, chi di voi lo sospettava? Meno male che c’è la Randazzo ad illuminarci. A corredo di queste ovvietà, la Randazzo ultimamente sembra sposare tutti i cavalli di battaglia che nell’ambiente internettaro della cosiddetta “controinformazione” ora vanno per la maggiore, ossia: complotto americano alla base degli attentati dell’11 settembre, scie chimiche, controllo occulto delle menti, signoraggio bancario, natura massonica dello stato di Israele, eccetera eccetera, non si sa se per convincimento personale o per attaccare ulteriori vermi appetitosi al suo amo. Fatto sta che poi ultimamente si è lanciata in una contestazione insulsa a Marco Travaglio, Beppe Grillo, Furio Colombo, colpevoli a suo dire di “non dire tutta la verità” (come invece fa lei, con ammissione scevra da modestia). Nel suo blog, intanto, filtrando opportunamente i commenti, pubblica quasi esclusivamente ( si spera che non se li scriva da sola!) commenti di gente osannante che vede in lei un “faro di verità” e una grande giornalista (!!). Ora, la insignificante statura del personaggio imporrebbe al massimo un silenzio di compatimento, soprattutto sui suoi osannanti fans, però qualche commentino ci sta: a me sembra che la Randazzo abbia ben compreso la strategia da adoperare per incrementare la vendita delle sue pubblicazioni: partire da una base generale ovvia e condivisa, poi snocciolare teorie controcorrente che però vanno molto di moda tra il popolo dei suoi potenziali acquirenti. E’ chiaro che la Randazzo non sa e non può sapere assolutamente nulla di più di quello che già si legge in giro o in rete su argomenti complicatissimi o difficilissimi come gli attentati dell’11 settembre o sulle scie chimiche, però straparla di questi argomenti con piglio da esperta e con sicumera di detenere la verità, e getta insinuazioni su personaggi (che peraltro sa benissimo che non si accorgeranno mai di lei per poterle rispondere a tono) di ben altra statura come Travaglio o Grillo, tra l’altro con pure illazioni o accuse ridicole, per poter far riflettere su di sé almeno un po’ della loro notorietà (sennò a chi appassionerebbe una critica ad un giornalista o un assessore sconosciuto?). La cosa triste è che un discreto numero di boccaloni la prendono per un’oracolo, e accusando Grillo e Travaglio di essere agenti segreti del sistema, sono invece portati dalla Randazzo a scaricare le loro rivendicazioni (di un lavoro dignitoso, una sanità efficiente, della sicurezza, della salute, di servizi adeguati, ecc ecc) in maniera innocua e sterile sui massimi sistemi, sulle banche centrali o sulle corporation, (che ci sono, però difficilmente si daranno gran pensiero per la Randazzo).”

E' incredibile: la scrittrice Antonella Randazzo e Straker sono talmente simili da sembrare quasi la stessa persona o l'uno l'alter ego dell'altra. Oppure l'altra metà della stessa mela, l'anima gemella!






mercoledì 25 marzo 2009

Meglio Sbirulino che Straker

mela pagliaccio
Ieri, Fabio volo nella sua trasmissione quotidiana su Radio Deejay ha nuovamente parlato di scie chimiche intervistando Straker.

Personalmente mi associo a chi pensa che sarebbe stato meglio far parlare Sbirulino o non parlarne affatto.

Finché il personaggio Straker (una persona che calunnia, offende, procura documenti falsi esibiti poi come prove, aggredisce, assume comportamenti scorretti verso chiunque la pensi diversamente da lui) sarà il portavoce del fenomeno delle scie chimiche, tutta la questione sarà facilmente ridicolizzata.

Per chi si fosse perso questa buona occasione di dire cose sensate, può ascoltare la trasmissione ai seguenti link:

http://www.deejay.it/dj/podcast/element/idRssElement-12485

http://download.deejay.it/podcast/volo/240309_tel.mp3

Una domanda mi sorge spontanea: perché confondere le scie chimiche con l'inseminazione delle nubi con ioduro d'argento?

Il servizio del TG1 non parla di scie chimiche ma di modificazione climatica per anticipare o incrementare la pioggia.

Le scie chimiche sono una cosa, l'inseminazione delle nubi con ioduro d'argento un'altra. Perché continuare a confondere le cose? Questa non è forse disinformazione?

giovedì 19 marzo 2009

Straker fa parte del complotto...

...la mela marcia
Il 28 febbraio 2009 Vibravito, un (ex?) amico di Straker, e Paolo Attivissimo si sono incontrati a Barbengo, vicino a Lugano, per parlare di scie chimiche. Purtroppo è stato inevitabile parlare anche di Straker ed è quasi inutile dire che Vibravito l'ha difeso in ogni circostanza, anche davanti alle più ovvie evidenze e anche al costo di rendersi ridicolo. Qualche giorno dopo l'incontro, Vibravito decide di sparire dal web: cancella il suo sito e non commenta più alcun blog, nemmeno tankerenemy.com. A cosa è dovuto questo repentino cambiamento? Si sarà forse reso conto di essere stato preso in giro da Straker? Per quanto mi riguarda (e l'ho già scritto diverse volte) quando mi sono reso conto di come fosse realmente Straker mi sono sentito un coglione. Sarà successo anche a Vibravito? Sarà questo il motivo che l'ha spinto a cancellare il suo sito e a sparire dal web? Ed è forse questo il motivo per cui piano piano ci sono sempre meno sostenitori su tankerenemy.com?

Da: A tu per tu con chi crede alle "scie chimiche" (terza parte) (in grassetto ho evidenziato le parti a mio parere più rilevanti):

Come distruggere un movimento? Pilotandolo dall'alto

Vibravito mi ha già regalato una messe abbondante di citazioni citabili, per cui cambio argomento con una considerazione finale che lo prende in contropiede. Faccio riferimento alla grande confusione, rabbia e incertezza causate da Straker con la sua pubblicazione dei video telemetrici falsificati, a suo dire, per snidare presunte talpe nel movimento sciachimista. "Non pensi che persone, come dire, confusionarie e casiniste come Straker possano in realtà far parte di noi? Non ti è mai venuto questo dubbio?"

"Confusionar...." Vibravito si ferma: si è reso conto delle implicazioni di quello che ho detto. "Fa parte di 'noi', chi? Voi del CICAP? Non ho capito."

"Di noi."

"Noi in generale?"

"Di noi."

Vibravito è perplesso e nervoso. "Straker penso che è umano, quindi Straker è un essere umano, fa parte..." Ridacchia ma non finisce la frase.

"Supponi che... Supponiamo, eh? E' un gioco" gli chiarisco. "Supponi che ci siano queste scie. Supponi che qualcuno se ne accorga e, come dici tu, eliminarlo fisicamente costa. E' scomodo. Fa domande, eccetera. E allora cosa fai? Introduci, fra quelli che sostengono questa tesi, una persona che si mette in prima fila e dice questa cosa. Stranamente a questa persona non succede niente. Vive tranquilla; nessuno disturba; non arrivano i Men in Black a disturbare, nessuno gli dice "Shhhh!'. Mentre ai meteorologi che dicono queste cose dicono "Vola basso!", a lui stranamente non dicono niente. Non ti è mai venuto il dubbio?"

"Mi è venuto il dubbio non per Straker. Mi è venuto il dubbio per altre persone."

"Hmmm... Perché per Straker no?"

"Straker lo massacrate troppo. Si vede che ce l'avete proprio con lui. Invece, per esempio, Sciechimiche.org, che fa il vostro gioco, secondo me, e Sciechimiche.org fa il vostro gioco, secondo me, non lo attaccate più di tanto. Non so se hai capito quello che voglio intendere. Sciechimiche.org fa il vostro gioco. Invece Straker è uno che si è un po'...". Lascia a metà la frase.

"Non pensi che faccia parte del gioco?" gli chiedo. "Cioè, se tu crei un person...". Mi interrompe: lo fermo. "Aspetta, aspetta, fammi finire. Tu crei un personaggio... cioè, mettiamo, noi creiamo un personaggio come Straker. Lo mettiamo lì, e poi è chiaro che è come il gioco del poliziotto buono e del poliziotto cattivo. Lui dice le sue cose, e noi rispondiamo. In questo modo, lui acquisisce credibilità e autorevolezza all'interno del sistema. Fra gli sciachimisti, Straker è considerato una fonte indubbiamente affidabile. Ti è mai venuto il dubbio che questo sarebbe il metodo migliore per farvi fare una figura ridicola?"

"Straker... secondo me quelli che sono più ridicoli non è Straker, sono quelli di Sciechimiche.org, con l'orgonite."

"Oh, lasciamo stare l'orgonite."

"Ecco, invece Straker s'è sempre dissociato dall'orgonite, perché magari c'è gente che è convinta che funzioni, lo può fare tranquillamente."

"Infatti, è proprio questo il concetto. Secondo te chi gli ha suggerito di restare lontano dall'orgonite, per rimanere vagamente plausibile?"

"Questo non lo capisco... secondo me, in quelli di Sciechimiche.org c'è qualcuno – infiltrato – che sponsorizza l'orgonite, per rendere tutto il movimento degli sciachimisti inaffidabile. Perché dice 'Questi qua sono come la Sacra Setta degli Orgoni', che fa molto ridere in effetti. La Sacra Setta degli Orgoni che cerca di salvare il mondo con questi chembuster."

"Infatti. E' proprio questo che Straker non è. Non... non ti sembra..."

"E invece Straker si è dissociato da questa posizione."

"Esatto."

"Ecco perché a voi Straker fa tanto... dà tanto fastidio. Perché è l'unico che alza le chiappe davanti al monitor del computer e se ne va in giro a fare le conferenze. Quelli di Sciechimiche.org hanno fatto una petizione [incomprensibile], conferenze manco una. Non fanno niente di vero attivismo, non fanno nulla. L'unico che fa vero attivismo è Straker, ecco perché a voi Straker vi dà tanto fastidio."

"Fastidio non è la parola che userei" dico io divertito. "Va be', comunque mi fa piacere che... la cosa funzioni."
Citazione:
"L'unico che fa vero attivismo è Straker, ecco perché a voi Straker vi dà tanto fastidio."
Esempio dell'attivismo di Straker:
La prova del telemetro (1/3): Come si sono svolti i fatti
La prova del telemetro (2/3): Il telemetro sul forum di sciechimiche.org
La prova del telemetro (3/3): Le incredibili conclusioni


Sono sempre più convinto che Straker faccia il gioco dei debunker e se è vero che si tratta di "disinformatori prezzolati", sicuramente non saranno gli unici ad essere pagati: qualche bella somma la guadagnerà pure Straker poichè il suo operato, anzi, il suo "attivismo" porta unicamente a rendere ridicolo irreversibilmente il movimento "no scie chimiche".

Ruk.

venerdì 13 marzo 2009

Straker al cinema

Prossimamente al cinema il film rivelazione dell'anno: DB annientate CNTE, uccidete le affermazioni di Straker...stop.

Se vi è piaciuto "Toxic skies", il film che denuncia l'infame operazione "scie chimiche", "DB annientate CNTE, uccidete le affermazioni di Straker... stop" vi sorprenderà. E' un film che denuncia l'infame operazione di falsificazione pro-"scie chimiche". E' già stato nominato il film rivelazione dell'anno ed è favorito ai prossimi Grammy Awards. Negli USA si sono già manifestati i primi scompigli a causa della preventiva scure della censura che si è calata alla vigilia dell'anteprima del film. I vertici del NWO infatti cercano di arrestare in ogni modo qualsiasi informazione sulle chemtrails, anche nei casi in cui viene ridicolizzato il fenomeno. Non per niente il motto del NWO è: "Scie chimiche: che se ne parli bene o che se ne parli male, l'importante è che non se ne parli. Ad ogni modo, nonostante le forti pressioni, pare che la sala dove si terrà la presentazoione del film in anteprima mondiale abbia registrato il tutto esaurito in poche ore dall'apertura dei botteghini. Il film arriverà in Italia nelle prossime settimane e si preannuncia una fervida attesa.


La trama:

Un forum sulle scie chimiche capitanato da Zret viene attaccato dai debunker. Andati sul blog di Tankerenemy alcuni adepti manifestano una evidente ostilità verso Straker, e uno alla volta cercano di uccidere le sue affermazioni. Di questo mutamento di personalità sono responsabili gli agenti del NWO e Straker deve difendersi anche al costo di nuocere ai suoi ex collaboratori. Infatti, grazie ai loro contatti con i piani alti del sistema, i debuker riescono a condizionare alcuni uomini del CNTE (Comitato Nazionale Tanker Enemy) per colpire direttamente il loro capo, il comandante Straker. La missione del CNTE non può essere compromessa perché è l'unica organizzazione in grado di contrastare le criminali operazioni di aerosol. E’ fondamentale che le misurazioni del telemetro rimangano nascoste perché se l'umanità scoprisse l'enorme truffa messa in atto ci sarebbero conseguenze disastrose per le tasche dei guru. Per Straker i soldi dei suoi uomini e la conferma della bassa quota dei tanker chimici sono due obiettivi prioritari per i quali può essere necessario anche falsificare qualsiasi prova.

Citazione: Straker: "Inserisco i soldi fin qui raccolti nel mio salvadanaio, e... invento cazzate se necessario!".


***
Fonti:
- Trama liberamente tratta da "UFO annientate Shado, uccidete Straker... stop"


- Fonte citazione: Google.

lunedì 9 marzo 2009

Nanostracchini, Morgellons e nanopalle

(Scie chimiche, nanopolveri e nanostracchini 5/5)


Le citazioni che seguono fanno riferimento al contesto esposto nei precedenti post:
- Nanostracchini, Morgellons e scie chimiche (causa)
- Nanostracchini, Morgellons e scie chimiche (effetto)


Riassunto:

- Straker pubblica un articolo nel quale collega la ricerca della Dott.ssa Gatti col morbo di Morgellons (titolo del post: “La Dottoressa Gatti: casi di Morgellons in Italia?”)

- Due lettori pongono la questione “Morgellons” sul sito del Dott. Stefano Montanari, marito e collaoratore della Dott.ssa Gatti.
- Effedieffe pubblica un articolo sulle scie chimiche e, citando il blog di Straker e Zret come fonte, fa riferimento al collegamento tra chemtrails, Morgellons e lavoro della Dott.ssa Gatti.
- Alla redazione di Effedieffe giungono 3 lettere alle quali seguono le scuse della redazione e la cancellazione dell’intero articolo.
- Straker e Zret inviano una lettere alla redazione di Effedieffe per lamentarsi dell’accaduto.

Quante palle vengono raccontate nella lettera? Contiamole.




1)
Dalla lettera inviata da Tankerenemy alla redazione di Effedieffe:
Il testo da noi pubblicato è stato desunto da un forum pubblico e tradotto accuratamente. (cfr infra testo in corsivo) Se vuole, può cimentarsi in una traslazione per controllarne l'aderenza all'originale in inglese.
“Tradotto accuratamente”: falso. Le traduzioni riportate nella lettera non corrispondono con le traduzioni pubblicate sul blog: - Traduzione di Tankerenemy sul loro blog e sul forum di sciechimiche.org:
Noi dobbiamo adottare le precauzioni necessarie affinché le nanotecnologie e gli strumenti delle nanotecnologie non provochino i problemi che si verificano anche tra i medici
- Traduzione con successiva correzione sul loro blog:
Noi dobbiamo adottare le precauzioni necessarie affinché le nanotecnologie e gli strumenti delle nanotecnologie non provochino i problemi che sono riscontrati anche in ambito medico
- Traduzione riportata nella lettera di Axlman pubblicata sul sito del Dott. Montanari (link):
Noi necessitiamo di nanotecnologia e strumenti nanotecnologici per affrontare i problemi, anche edici, che si presentano a livello nanometrico.
- Traduzione riportata nella lettera inviata da Tankerenemy alla redazione di Effedieffe:
Abbiamo bisogno di nanotecnologie e di strumenti nanotecnologici per affrontare i problemi anche medici che si riscontrano a livello di nanoscala.

2) Dalla lettera inviata da Tankerenemy alla redazione di Effedieffe:
Il Dottor Montanari è stato contattato in seguito ad un intervento diffamatorio, da lui pubblicato sul suo sito, nei nostri confronti.
“Intervento diffamatorio”: falso. Qui l’intero intervento. Dove sarebbero le diffamazioni?
Due dei più decisi sostenitori di tale bufala sono i fratelli Rosario e Antonio Marcianò, più noti in rete come Straker (ma anche "nicscics") e Zret (ma anche Thot e Ptah) (se indico i loro veri nomi non è in dispregio della privacy ma perché loro stessi li hanno diffusi e li pubblicizzano in rete).
Straker e Zret non sono forse i più decisi sostenitori delle scie chimiche? E non è forse vero che si firmano con i loro veri nomi? Dove sarebbero le diffamazioni?
Una delle loro tesi preferite è che nelle scie siano sparse delle nano macchine che aggredirebbero gli esseri umani, provocando tra l’altro il morbo di Morgellon (patologia di cui in pratica si conosce solo il nome e i sintomi, non essendo noti né cause, né eventuale infettività, né cure e anzi che la medicina ancora non riconosce visto che i sintomi si possono ricondurre ad altre patologie note).
Non è forse vero che Straker e Zret sostengono la tesi secondo la quale attraverso le scie chimiche vengono appositamente diffuse delle nano macchine, la principale causa del morbo di Morgellons? Dove sarebbero le diffamazioni?
Lei si chiederà cosa, in tutto ciò, possa riguardare lei e sua moglie. È presto detto: i due personaggi di cui sopra sono anche arcinoti per coinvolgere nelle loro beghe delle persone ignare che neanche si sognano di appoggiare le loro folli posizioni sulle "scie chimiche", manipolando e deformando per i loro scopi propagandistici le affermazioni altrui.
Non è forse vero che Straker e Zret coinvolgono persone ignare manipolando le informazioni altrui o traducendo a proprio piacimento? Dove sarebbero le diffamazioni?
Questa volta è toccato a lei e a sua moglie. Infatti, in questo "articolo" (http://sciechimiche-zret.blogspot.com/2007/10/la-dottoressa-gatti-casi-di-morgellons.html), i due fratelli cercano di far passare l'dea che i vostri studi sulle nanoparticelle (quelle che provengono da lavorazioni industriali e da inceneritori), confermerebbero l'esistenza di quelle che loro chiamano nanoparticelle (cioè come detto nanomacchine sparse apposta dagli aerei per chissà quali malvagi scopi che sarebbero causa del morbo di Morgellon succitato).
Non è forse vero che nell’articolo in questione Straker e Zret hanno cercato di far passare l’idea che gli studi del Dott. Montanari e della Dott.ssa Gatti confermerebbero l’esistenza delle nanomacchine portatrici del morbo di Morgellons? Dove sarebbero le diffamazioni?
Non contenti, traducono una frase della dottoressa Gatti stravolgendone completamente il senso (lei scrive «We need nanotehcnologies and nanotechnological tools in order to face problems also medical that occur at nanoscale level», cioè «Noi necessitiamo di nanotecnologia e strumenti nanotecnologici per affrontare i problemi, anche edici, che si presentano a livello nanometrico», mentre loro traducono «Noi dobbiamo adottare le precauzioni necessarie affinché le nanotecnologie e gli strumenti delle nanotecnologie non provochino i problemi che sono riscontrati anche in ambito medico»).
Non è forse vero? Ricordo inoltre che inizialmente la traduzione tankereneminiana inglese-italiano era (link): “Noi dobbiamo adottare le precauzioni necessarie affinché le nanotecnologie e gli strumenti delle nanotecnologie non provochino i problemi che si verificano anche tra i medici” Dove sarebbero quindi le diffamazioni?


3) Dalla lettera inviata da Tankerenemy alla redazione di Effedieffe:
Montanari, in una sua cortese risposta agli scriventi, così si esprime: "Per quanto riguarda il cosiddetto morbo di Morgellons, a noi sono capitati due casi che lo avrebbero potuto richiamare e per questi abbiamo a suo tempo chiesto un aiuto negli U.S.A., ma non ci è mai arrivata alcuna risposta".
“… a noi sono capitati due casi.. “: falso. Altro esempio di manipolazione delle frasi altrui, ovvero di traduzione tankereneminiana dall’italiano all’italiano. Ciò che il Dott. Montanari ha risposto agli scriventi riguardo il morbo di Morgellons è stato (link)(link):
RISPOSTA Tempo fa avevo tentato di coinvolgere un centro di ricerca americano nello studio, ma la patologia pare non interessare.
A proposito del cosiddetto morbo di Morgellons, anche di questo mi è stato chiesto di occuparmi ma non ho alcun elemento per farlo. Tempo fa tentai di coinvolgere un centro di ricerca americano che diceva di avere casi in una sorta di studio, ma non ebbi alcun riscontro.

4) Dalla lettera inviata da Tankerenemy alla redazione di Effedieffe:
In altri casi, l'illustre Dottor Montanari riconosce l'esistenza del problema scie chimiche, ma invita noi, umili mortali, ad analizzare le tele di ricaduta, esame che abbiamo già eseguito, come da articolo inviato al ricercatore.
“L'illustre Dottor Montanari riconosce l'esistenza del problema scie chimiche”: falso. Il pensiero del Dott. Montanari sulle scie chimiche (link)(link):
Quanto alle scie chimiche, mi viene posto il problema quasi ad ogni conferenza ed io invariabilmente rispondo che non ne so nulla, che anch'io ho visto più volte scie insolite sia in Italia sia all'estero, e che, perché io possa dare un'opinione, ho bisogno di esaminare dei campioni presi direttamente da queste scie. Cosa che, ad oggi, nessuno mi ha messo in condizione di fare.
Se qualcuno mi porta un campione prelevato DIRETTAMENTE alla fonte di una scia chimica, io lo posso analizzare e posso, allora, parlarne. In mancanza di questo, non vedo che cosa io possa dire.

5)
Dalla lettera inviata da Tankerenemy alla redazione di Effedieffe:

Esortandoci a compiere analisi ,"forse" competenza di medici ed esperti quali Montanari, egli mostra di non aver nemmeno aperto il documento relativo alle analisi di cui sopra, testo a lui segnalato tramite link, né, tanto meno, di averlo letto.
Commento inviato da Tankerenemy al Dott. Montanari (con toni ben lontani dalle norme della buona educazione):
Newton, osservando una mela cadere dall'albero, ipotizzò che esistesse una forza che la attraeva verso terra. Parimenti noi, vedendo cadere tele dal cielo, ci chiediamo da dove arrivino. La risposta ci viene dagli aerei chimici. Dunque... ecco il risultato di questo semplice ragionamento che Montanari ed altri non riescono a fare (o non vogliono?).
In pratica: vedono delle tele cadere dal cielo, si chiedono da dove arrivino e si danno la risposta da soli: dagli aerei chimici! Il ragionamento è semplice: le tele arrivano dal cielo, gli aerei volano nel cielo, ergo le tele provengono dagli aerei. Ogni qualsiasi altra provenienza è esclusa a priori. Il ragionamento è semplice e si stupiscono pure nel constatare che un ricercatore invece di applicare il loro elementare ragionamento (nel senso di “ragionamento da bambini delle elementari) preferisca attenersi a percorsi scientifici. Inoltre, per avvalorare le loro convinzioni, invece di fornire delle prove inconfutabili o analisi chimiche inequivocabili, linkano un loro articolo pieno del solito blablabla.


6) Dalla lettera inviata da Tankerenemy alla redazione di Effedieffe:
Quanto all'intervento dell'inclita Dottoressa Gatti, puntualizziamo che non abbiamo mai affermato che ella individua un nesso tra scie chimiche e Morgellons, a differenza della Dottoressa Hildegarde Staninger e di molti altri luminari statunitensi (Castle, Karyoo, Spencer, Scott etc.), ma ci siamo espressi nel mondo seguente: "La Dottoressa Gatti, nell'ambito di questi temi, ha recentemente scritto in merito alle nanoparticelle ed alle patologie correlate. Sebbene la scienziata italiana non citi il Morgellons, è sintomatico che abbia espresso il suo punto di vista, riferendo di aver studiato 700 evidenze in pazienti nel cui organismo sono state trovate nanoparticelle. Si suppone quindi che le persone affette da questi sintomi siano molte di più, in considerazione del fatto che la maggioranza dei medici non conosce assolutamente l'eziologia e la sintomatologia del morbo di Morgellon."

Ora se la Dottoressa Gatti e coloro che si atteggiano a suoi esegeti, non conoscono il significato della congiunzione subordinante concessiva "sebbene", non significa che ci si possa accusare di aver distorto, più o meno deliberatamente, il loro pensiero cui noi, ricercatori NON cattolici, consiglieremmo di mandare a memoria una frase evangelica: "La tua risposta sia sì o no: tutto il resto viene dal diavolo".

Stare con un piede in due staffe, significa rischiare di cadere, prima o poi, ed anche ingloriosamente.

“Non abbiamo mai affermato che ella individua un nesso tra scie chimiche e Morgellons”: falso. Lo hanno fatto utilizzando nel titolo il nome della Dottoressa Gatti e il morbo di Morgellons (“La dottoressa Gatti: casi di Morgellons in Italia?”, link originale: http://sciechimiche-zret.blogspot.com/2007/10/la-dottoressa-gatti-casi-di-morgellons.html) e linkando il titolo al sito http://www.staningerreport.com/.

Titolo, link e articolo che hanno portato più persone a intendere che la ricerca della Dottoressa Gatti abbia anche solo in minima parte riguardato il morbo di Morgellons e le scie chimiche. Tant’è che circa una settimana dopo è stato pubblicato (e poi rimosso dalla redazione) su Effedieffe un articolo sulle scie chimiche nel quale veniva riportato tale collegamento:

Le conseguenze di questi strani spargimenti di sostanze anomale?
La dottoressa Antonietta Gatti, responsabile del Laboratorio di biomateriali presso il dipartimento delle neuroscienze dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, ha addirittura collegato (5) il fenomeno delle scie chimiche al diffondersi di una strana malattia: il morbo di Morgellons.

Note 5) da http://www.sciechimiche-zret.blogspot.com

7) Dalla lettera inviata da Tankerenemy alla redazione di Effedieffe:
non significa che ci si possa accusare di aver distorto, più o meno deliberatamente, il loro pensiero
Non avrebbero distoro più o meno liberamente parole altri? Falso. Traduzione del post della dottoressa Gatti riportato su un forum pubblico:
Queste prove sono state valutate in più di 700 pazienti e ciò non significa che le nanotecnologie debbano essere respinte. Noi necessitiamo di nanotecnologie e strumenti nanotecnologici per affrontare i problemi, anche medici, che si presentano a livello nanometrico. Siamo in una situazione simile a quella dei coniugi Curies, due secoli fa. Scoprirono elementi radioattivi e la radioattività, ma solo dopo un primo entusiasmo e dopo centinaia di morti, abbiamo imparato a gestirli in modo sicuro. È possibile, al fine di evitare i collaterali effetti indesiderati. Dr Antonietta Gatti"
La traduzione, distorta più o meno liberamente, di Tankerenemy:
Queste prove sono state valutate in più di 700 pazienti e ciò non significa che le nanotecnologie devono essere respinto. Noi dobbiamo adottare le precauzioni necessarie affinché le nanotecnologie e gli strumenti delle nanotecnologie non provochino i problemi che si verificano anche tra i medici.

8) Dalla lettera inviata da Tankerenemy alla redazione di Effedieffe:
Tra l'altro l'egregia Dottoressa Gatti con sicumera afferma che non abbiamo mai eseguito analisi delle sostanze contenute nelle scie. Ciò non è assolutamente vero: perché non si è documentata l'esimia ricercatrice, prima di lanciarsi in questa affermazione arbitraria?
E dove sono i risultati delle analisi delle sostanze contenute nelle scie chimiche?
Forse custodite nello stesso cassetto dov’è riposto il telemetro?


Vista la portata di certe affermazione forse dovrei correggere il titolo di questa pagina in “Nanostracchini, Morgellons e megapalle”.

Dopo questa pietosa vicenda, non solo Straker racconta palle per mettere una pezza ai suoi errori, ma se la prende con il Dott. Montanari e la Dott.ssa Gatti. A dirla alla tankereneminiana…. è evidente che i termini come “egregia”, “sicumera”, ”esima ricercatrice” sono stati utilizzati non per elogiare ma per enfatizzare la loro asprezza nei confronti dei due ricercatori. Come è poi successo un anno e qualche mese dopo con la vicenda dell’uranio impoverito. Tankerenemy pubblica un articolo su uranio impoverito e scie chimiche nel quale viene menzionata nuovamente la Dott.ssa Gatti, il Dottor Montanari replica sul suo sito riportando anche la sua risposta che Tankerenemy ha prontamente evitato di pubblicare ma alla quale poi risponde con un post (Se Maometto non va da Montanari..) maleducato e offensivo nei confronti del Dott. Montanari.

Ne riporto alcuni estratti evidenziando in grassetto i termini che mi hanno infastidito:
Sappiamo che è una perdita di tempo, perché dalle rape non si cava il sangue, ma ci sentiamo in dovere di replicare alll'egregio Dottor Montanari che, in un suo articolo, ha ritenuto di criticare Pier Paolo Saba, andando a vedere la classica pagliuzza. Non contento di ciò, l'egregio Montanari usa anche i soliti pseudo-argomenti da disinformatore incallito sul prelievo in quota e su una non dimostrabile correlazione (secondo lui) tra chemtrails e veleni di ricaduta che potrebbero anche venire da uno stabilimento industriale o dal traffico veicolare. A questa patetica obiezione abbiamo già risposto mille volte e non ripeteremo quindi la nostra replica, ma ci chiediamo se per caso il Dottor Montanari abbia mai infilato la testolina nella ciminiera di un inceneritore o sia mai stato accolto in un'area militare off limits per compiere i suoi prelievi e stabilire un nesso incontrovertibile tra nano-particelle e tumori. [omissis] Che poi costui sia "il direttore scientifico del laboratorio Nanodiagnostics di Modena in cui lavora part time la dott.ssa Gatti", o che sia presidente di una bocciofila, non cambia la sostanza delle sue depistanti affermazioni. [omissis] Anche a noi sorge un dubbio: che il Dottor Montanari, pur con tutte le sue competenze, sia solo il rappresentante di un'opposizione voluta ed autorizzata dal sistema, un sistema con cui non si può mai scendere a compromessi, se si vuole essere credibili sino in fondo.
Ricapitolando: per dare valenza e conferma delle loro paranoie, mettono in mezzo un ricercatore sulle nanopatologie che si trova quindi costretto a replicare e a ribadire la propria posizione sulle scie chimiche, e loro cosa hanno il coraggio di affermare? Che il ricercatore chiamato immotivatamente in causa “ha ritenuto di criticare” l’autore dell’articolo?! Innanzi tutto è falso (ennesima palla) che è stato criticato l’autore dell’articolo. Semmai sono state messe in luce alcune errate affermazioni riportate nell’articolo. E poi da quando una persona che viene chiamata in causa su un argomento non può dire la sua opinione sull’argomento in questione?
Sappiamo che è una perdita di tempo, perché dalle rape non si cava il sangue, ma ci sentiamo in dovere di replicare alll'egregio Dottor Montanari che, in un suo articolo, ha ritenuto di criticare Pier Paolo Saba, andando a vedere la classica pagliuzza.
Bisogna anche tener conto che la sua replica all’autore dell’articolo, il Dott. Montanari l’aveva inizialmente postata su tankerenemy.com ma non è stata pubblicata. Quindi, l’articolo in questione è nato in seguito la censura di Tankerenemy. Questo fatto però non è stato menzionato in “Se Maometto non va da Montanari..”. Semmai è il contrario: se Tankerenemy non pubblica la replica di Montanari…. Montanari la pubblica giustamente sul proprio sito.

Concludo riportando alcuni estratti delle repliche del Dott. Montanari:
“Una lunga e triste esperienza mi ha alla fine convinto ad infischiarmi di tutte le fesserie che si attribuiscono a me o a mia moglie. Giornali, TV, radio e blog vari (tra questi anche uno molto grosso) si sbizzarriscono nelle assurdità più bizzarre. A noi sono attribuibili solo le cose che diciamo e tutto il resto è abusivo.” “Ci ho fatto il callo: qualunque cosa faccia, troverò sempre i quattro pensionati mezzi avvelenati al tavolino dell’osteria (citazione di stagione da Fabrizio De André) che la sanno lunga e che danno la stura alla loro fantasia per inventare le accuse più bizzarre. Se una volta mi preoccupavo, adesso riesco a trovarci il lato umoristico.”
[omissis]

Se non avete altro da fare, vi invito a leggere non solo quello che è riportato nel blog di cui sopra, ma la mia risposta che trascrivo qui perché, come potrete leggere al diciassettesimo commento, ci si rifiuta di pubblicarla, a testimonianza dell’onestà di quel sito e della sua effettiva autorevolezza. La filosofia è che non importa se ho detto fesserie: l’importante è quello che mi è balzato in testa di dire, anche se è frutto di pura fantasia.

[omissis]

L’importante è sparare. Qualcuno disposto a seguire si trova sempre e, dunque, sparare non è mai fatica sprecata.

[omissis]

Resta il fatto che, come ho dichiarato in ogni occasione, io sono sempre disponibile ad analizzare le polveri prelevate in modo scientificamente corretto.





sabato 7 marzo 2009

Nanostracchini, Morgellons e scie chimiche (effetto)

(Scie chimiche, nanopolveri e nanostracchini 4/5)
La causa: parlare di scie chimiche diffondendo indistintamente notizie vere, false o manipolate.
L'effetto: nessuno più informa sulle scie chimiche poiché è divenuto un argomento sputtanato.

Ne è un esempio l’articolo di Stefano Maria Chiari pubblicato il 2 novembre 2007 su Effedieffe e successivamente rimosso dalla redazione:
SCIE CHIMICHE

Chi mai non ha notato in cielo il persistere di lunghe scie bianche che seguono il passaggio di aerei in volo?
Nulla di strano, si potrebbe rispondere; già, forse è così, ma non tutti sono del medesimo avviso.
Le «…lunghe scie bianche… , che gli aerei rilasciano al loro passaggio; si chiamano 'scie di condensazione', 'contrails' in inglese. Si tratta di un fenomeno del tutto naturale.
I gas caldi (mix tra vapore acqueo e gas combusti) che fuoriescono dai motori degli aerei venendo a contatto con l'aria fredda dell'atmosfera innescano il processo della condensazione: il vapore acqueo si trasforma in piccoli cristalli di ghiaccio soggetti all'evaporazione.
Per la loro natura, le scie di condensazione si dissolvono in circa 30-50 secondi (in casi particolari posso permanere nell'aria per pochi minuti) e pertanto non possono essere lunghe.
Essendo un fenomeno del tutto naturale, le scie di condensazione seguono determinate leggi fisiche, le quali si possono riassumere in tre principali condizioni fondamentali:
- quote superiori agli 8000 metri;
- umidità relativa non inferiore al 70%;
- temperatura inferiore ai -40 °C.
(Questi valori si possono trovare nelle definizioni di 'contrails' riportate da alcuni manuali di meteorologia, da Wikipedia, dai siti della NASA, FAA, NOAA, EPA e US Air Force).
Le scie che possiamo vedere tutti i giorni, però, sono scie particolari, del tutto diverse dalle scie di condensazione. Queste scie sono molto lunghe e molto persistenti: alcune di esse si estendono da orizzonte a orizzonte e permangono nell'aria addirittura per molte ore.
Altre assumono comportamenti strani: nella loro lunghezza svaniscono in alcuni tratti ma permangono in altri, oppure si espandono a dismisura o ancora si espandono 'a tratti'.
Inconsueto e improbabile fenomeno se si trattasse di semplice vapore acqueo». (1)

C'è dunque chi dubita fortemente che si tratti di semplici scie di condensazione:
«La prima volta che il termine 'chemtrails' (contrazione di 'chemical trails') è apparso su un documento ufficiale è stato nel 2001, nel programma di disarmo presentato al senato americano col nome di Space Preservation Act 2001. Le chemtrails vengono nominate nella sezione riguardante le 'armi esotiche' ma questo documento non viene approvato. L'anno successivo viene approvato lo Space Preservaction Act 2002: il capitolo riguardante le 'exotic weapons', e quindi la voce sulle chemtrails, non compare.
Attraverso le analisi di molti ricercatori e scienziati indipendenti, si suppone che le scie chimiche contengano sostanze chimiche quali sali di bario, ossido di alluminio, torio e altri metalli pesanti.
Dal momento che nessun ente governativo ha mai confermato l'esistenza delle chemtrails, dichiarato lo scopo del loro utilizzo e da quanto tempo vengono adoperate, molti ricercatori hanno iniziato a indagare e a raccogliere indizi e informazioni utili per comprendere questo fenomeno.
Non possiamo sapere, quindi, con certezza l'esatto contenuto delle chemtrails, l'esatto scopo del loro impiego, la data esatta in cui sono state ideate, sperimentate e successivamente irrorate nei nostri cieli.
Ciò di cui disponiamo sono molti indizi che portano verso determinate considerazioni:
- sono scie formate da composti chimici, dannosi per l'ambiente e per la nostra salute,
- vengono utilizzate presumibilmente per scopi militari e in relazione al progetto Haarp, (2)
- il fenomeno è iniziato ad emergere verso la metà degli anni '90,
- le sperimentazioni sono iniziate negli anni precedenti,
- l'irrorazione si è intensificata all'inizio del nuovo millennio,
- esiste una ampia campagna di disinformazione atta a oscurare il fenomeno». (3)

Quali sarebbero gli effetti di queste scie?
In realtà ancora non sono ben noti e neppure certa è la causa per la quale qualcuno avrebbe intrapreso questa impresa dall'ingente impiego di mezzi e denaro; si ipotizza chiaramente che il fine non sia dei migliori.
In rete (4) «le ipotesi più accreditate alle quali studiosi, ricercatori e scienziati sono giunti sono:
- controllo climatico
- implicazioni militari e di H.A.A.R.P.
- coinvolgimento delle multinazionali»
Le conseguenze di questi strani spargimenti di sostanze anomale?
La dottoressa Antonietta Gatti, responsabile del Laboratorio di biomateriali presso il dipartimento delle neuroscienze dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, ha addirittura collegato (5) il fenomeno delle scie chimiche al diffondersi di una strana malattia: il morbo di Morgellons.
Cos'è?

«Si tratta di una misteriosa malattia che sembra spuntata fuori dritta dritta dagli X-Files, nondimeno coloro che ne soffrono vi diranno che è dolorosamente reale. Immaginate di sudare perle di una sostanza nera simile a catrame, di tirare filamenti colorati da piaghe diffuse su tutto il corpo o di avvertire come se la vostra pelle venga percorsa da insetti.
Miles Lawrence, paesaggista di Florence, Texas, stava facendo i bagagli per un viaggio in macchina a Las Vegas quando si è accorto che il suo dito formicolava; è rimasto incredulo, dice, mentre 'piccole cose spinose' spuntavano dalla pelle nel punto da cui aveva appena rimosso una scheggia. Ha afferrato una delle spine con delle pinzette e ha tirato. Istantaneamente, racconta, una fitta di dolore si è diffusa sul braccio. Ne ha tirata un'altra e il dolore ha serpeggiato su fino al collo. Poi è iniziata la parte veramente raccapricciante.
'Provavo la sensazione di avere degli insetti sotto la pelle delle braccia,' dice Lawrence, 'e mi sono agitato'.
In tutto il paese, migliaia di persone che lamentano lo stesso orribile fenomeno hanno formato un gruppo di subcultura della malattia. Mettono in comune liste di sintomi, ipotesi mediche e racconti delle dispute con medici tradizionali su http://www.morgellons.org, il sito ufficiale della Morgellons Research Foundation, fondata nel 2002 da Mary Leitao a McMurray, Pennsylvania.
Leitao ha denominato la malattia morbo di Morgellons - dal nome di una malattia dai sintomi simili citata in un testo medico del sedicesimo secolo - mentre svolgeva indagini su una malattia cutanea contratta dalla figlia dell'età di due anni.
Il morbo di Morgellons è stato a malapena captato dai radar della medicina tradizionale. Pochi medici ne hanno sentito parlare e ancora meno sanno cosa fare in merito» (6).

Che dire?
Sarebbe davvero assurdo ipotizzare uno scenario in cui chi abbia interesse al guadagno sia disposto a sacrificare la vita e la salute delle persone o del pianeta intero?
In un tempo in cui una madre si sente in diritto di uccidere il figlio che porta nel grembo, nulla potrebbe sorprendere!

Stefano Maria Chiari - Effedieffe

Note
1) da www.sciechimiche.org
2) «Lo scopo dichiarato di H.A.A.R.P. è la ricerca e lo studio delle proprietà della ionosfera. Una ricerca, di solito, avviene effettuando misurazioni che poi vengono elaborate. Come avviene ad esempio con le sonde spaziali inviate su Marte: prelevano campioni, li analizzano e inviano le informazioni ottenute. Successivamente, la stazione ricevente sulla Terra si adopera all'elaborazione. Ma H.A.A.R.P. non è soltanto una stazione ricevente, è soprattutto una stazione trasmittente in grado di inviare nell'atmosfera onde elettromagnetiche ad elevatissima potenza. Quali sono, dunque, le possibili potenzialità di questa 'ambigua antenna'?»
http://www.sciechimiche.org

3) da http://www.sciechimiche.org
4) da http://www.sciechimiche.org
5) da http://www.sciechimiche-zret.blogspot.com
6) da http://mednat.org/cure_natur/morgellons.htm

Breve estratto:
La dottoressa Antonietta Gatti, responsabile del Laboratorio di biomateriali presso il dipartimento delle neuroscienze dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, ha addirittura collegato (5) il fenomeno delle scie chimiche al diffondersi di una strana malattia: il morbo di Morgellons

Lettere di smentita e scuse da parte della redazione di Effedieffe:
07/11/2007
12.00
Doverosa smentita della redazione

Pubblichiamo 3 lettere di diretti interessati che smentiscono quanto erroneamente riportato nell'articolo "Scie chimiche" del 2 novembre a proposito di un collegamento tra il fenomeno delle scie e il morbo di Morgellons.
L'articolo in questione viene perciò doverosamente rimosso.
La redazione e l'autore, tratti in inganno da una manipolazione delle fonti di cui non potevano essere a conoscenza (Fonte), si scusano per l'accaduto.


- - - oOo - - -


Ill.mo direttore,

vedo nell’ articolo di Stefano Maria Chiari intitolato le scie chimiche che vengo citata a supporto di una teoria sulle scie chimiche.

Non ho mai rilasciato un’intervista a tale giornalista, non ho mai collegato patologie con le scie chimiche.

So di un sito realizzato da due persone che hanno preso una mia dichiarazione (commento impostato) fatta in un forum mondiale “webnanodialogue” , quindi in un contesto scientifico internazionale sulle nanotecnologie, l’hanno copiato ed inserito in un loro contesto dando un altro significato.
Copiano mie dichiarazioni in inglese e le traducono a loro uso e consumo per avvalorare delle loro tesi che non trovano riscontro nella scienza ufficiale.
Non so neanche cosa sia la patologia che loro citano (Morgellons?).
NON HANNO MAI PRESO DIRETTAMENTE SULLA SCIA UN CAMPIONE DI SOSTANZA E L’HANNO ANALIZZATO.
NON HANNO MAI FATTO STUDI EPIDEMIOLOGICI.

La ringrazio per la sua collaborazione.

Dott.ssa Antonietta Gatti
Laboratorio dei Biomateriali
Dipartimento di Neuroscienze
Università di Modena e Reggio Emilia


- - - oOo - - -


A proposito di quanto apparso sul sito www.effedieffe.com a firma di Stefano Maria Chiari il 2 novembre scorso, smentisco nella maniera più recisa che la dott.ssa Gatti, collaboratrice del laboratorio Nanodiagnostics, abbia mai legato la presenza di scie chimiche al cosiddetto morbo di Morgellons.
So che altri siti hanno affermato questo, ma si tratta di pura invenzione.
La prego, pertanto, di provvedere a correggere quanto erroneamente pubblicato.

Dott. Stefano Montanari
Direttore Scientifico
Laboratorio Nanodiagnostics


- - - oOo - - -


Buongiorno,

premetto che sono un vostro affezionato lettore ed ho anche avuto, tempo fa, il piacere di intrattenermi con Maurizio Blondet a Teramo in occasione della conferenza tenuta dal prof. Moffa(forse Maurizio si ricorda di me)...e sono anche un attivista e collaboratore del sito sciechimiche.org.
In riferimento all'articolo "Scie chimiche" di Stefano Maria Chiari, è mio desiderio far presente una situazione incongrua e inattendibile riportata in esso, cioè l'affidabilità della fonte riportata nella nota 5 e a cui ha fatto seguito, con le relative speculazioni dello scrivente, il resto dell'articolo stesso, cioè:

"La dottoressa Antonietta Gatti, responsabile del Laboratorio di biomateriali presso il dipartimento delle neuroscienze dell'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, ha addirittura collegato (5) il fenomeno delle scie chimiche al diffondersi di una strana malattia: il morbo di Morgellons".

Purtroppo questo è un episodio di manipolazione informativa in quanto la dr.ssa Gatti non ha assolutamente menzionato e/o associato e/o fatto alcun riferimento a tale patologia, nè sotto forma di morbo di morgellons in sè e per sè, nè sotto forma di un qualche genere specifico di nanomacchine, cioè nanoparticelle identificate come facenti parte di un preciso e preordinato sistema di penetrazione e invasione negli organismi viventi.
Tant'è vero che, come si evince da questa fonte, il dr. Stefano Montanari, marito della dr.ssa Gatti, risponde:
"Una lunga e triste esperienza mi ha alla fine convinto ad infischiarmi di tutte le fesserie che si attribuiscono a me o a mia moglie. Giornali, TV, radio e blog vari (tra questi anche uno molto grosso) si sbizzarriscono nelle assurdità più bizzarre. A noi sono attribuibili solo le cose che diciamo e tutto il resto è abusivo......A proposito del cosiddetto morbo di Morgellons, anche di questo mi è stato chiesto di occuparmi ma non ho alcun elemento per farlo. Tempo fa tentai di coinvolgere un centro di ricerca americano che diceva di avere casi in una sorta di studio, ma non ebbi alcun riscontro"

Spero che questa documentazione che vi fornisco serva ad una migliore definizione del triste fenomeno delle scie chimiche, senza per ciò sminuirne la gravità od il carattere di clandestinità che lo contraddistinguono.

Grazie per l'attenzione ed i migliori saluti ed auguri di buon proseguimento nella vostra attività editoriale

Amedeo


Botta e risposta con la redazione di Effedieffe:

07/11/2007
21.00
Botta e risposta sull'articolo "Scie chimiche"


Egregio e gentilissimo Signor Direttore,

speriamo che Lei gentilmente pubblichi questa nostra, in cui, non ricorrendo ai lenocinii di tale Amedeo di Pescara, verremo subito al dunque.
In merito all'articolo pubblicato dal Dottor Chiari, inerente al problema delle scie chimiche e che la Redazione di EFFEDIEFFE ha ritenuto opportuno rimuovere in seguito alla richiesta dell'esimia Dottoressa Gatti, teniamo a precisare quanto segue.

Il testo da noi pubblicato è stato desunto da un forum pubblico e tradotto accuratamente. (cfr infra testo in corsivo)
Se vuole, può cimentarsi in una traslazione per controllarne l'aderenza all'originale in inglese.
Il Dottor Montanari è stato contattato in seguito ad un intervento diffamatorio, da lui pubblicato sul suo sito, nei nostri confronti.
Il commento era prima anonimo e poi è stato firmato con uno pseudonimo di un personaggio noto per il suo ruolo di disinformatore.
Montanari, in una sua cortese risposta agli scriventi, così si esprime: "Per quanto riguarda il cosiddetto morbo di Morgellons, a noi sono capitati due casi che lo avrebbero potuto richiamare e per questi abbiamo a suo tempo chiesto un aiuto negli U.S.A., ma non ci è mai arrivata alcuna risposta".
In altri casi, l'illustre Dottor Montanari riconosce l'esistenza del problema scie chimiche, ma invita noi, umili mortali, ad analizzare le tele di ricaduta, esame che abbiamo già eseguito, come da articolo inviato al ricercatore. Esortandoci a compiere analisi ,"forse" competenza di medici ed esperti quali Montanari, egli mostra di non aver nemmeno aperto il documento relativo alle analisi di cui sopra, testo a lui segnalato tramite link, né, tanto meno, di averlo letto.

Quanto all'intervento dell'inclita Dottoressa Gatti, puntualizziamo che non abbiamo mai affermato che ella individua un nesso tra scie chimiche e Morgellons, a differenza della Dottoressa Hildegarde Staninger e di molti altri luminari statunitensi (Castle, Karyoo, Spencer, Scott etc.), ma ci siamo espressi nel mondo seguente: "La Dottoressa Gatti, nell'ambito di questi temi, ha recentemente scritto in merito alle nanoparticelle ed alle patologie correlate. Sebbene la scienziata italiana non citi il Morgellons, è sintomatico che abbia espresso il suo punto di vista, riferendo di aver studiato 700 evidenze in pazienti nel cui organismo sono state trovate nanoparticelle. Si suppone quindi che le persone affette da questi sintomi siano molte di più, in considerazione del fatto che la maggioranza dei medici non conosce assolutamente l'eziologia e la sintomatologia del morbo di Morgellons".
Ora se la Dottoressa Gatti e coloro che si atteggiano a suoi esegeti, non conoscono il significato della congiunzione subordinante concessiva "sebbene", non significa che ci si possa accusare di aver distorto, più o meno deliberatamente, il loro pensiero cui noi, ricercatori NON cattolici, consiglieremmo di mandare a memoria una frase evangelica: "La tua risposta sia sì o no: tutto il resto viene dal diavolo".
Stare con un piede in due staffe, significa rischiare di cadere, prima o poi, ed anche ingloriosamente.

Antonietta M. Gatti: "In my capacity of past coordinator of the European Project: Nanopathology: The role of micro and nanopartcles in inducing pathologies (2002-05) and the present European project on Nanotoxicity, I say that the behaviour of NanoParticles inside the human body is peculiar. The physiological barriers do not exist for NPs. They can reach all the internal organs, if inhaled or ingested with food; that means that they were found (and photographed) in the gonads or in the brain.
When they are entrapped in the tissues, since they are not biodegradable nor biocomapatible, they can induce a reaction (a pathology). This evidence I evaluated in more than 700 patients, does not mean that nanotechnologies must be rejected. We need nanotehcnologies and nanotechnological tools in order to face problems also medical that occur at nanoscale level.
We are in a similar situation of the Curies, two centuries ago. They discovered the radioactive materials and radioactivity. But only after an initial enthusiam and after hundred of deaths, we learned how to manage them in a safe way. It is possible to avoid their side effects".

Traduzione: "Nella mia veste di coordinatrice nell'ambito del trascorso progetto europeo denominato Nanopatologie: Il ruolo delle micro e nanoparticelle, induzione di patologie (2002-05) ed il presente progetto europeo sulla Nanotossicità, affermo che il comportamento delle Nanoparticelle all'interno del corpo umano è peculiare. Le barriere fisiologiche non esistono per le nanoparticelle. Esse possono raggiungere tutti gli organi interni, se inalate o ingerite con gli alimenti; il che significa che esse sono state trovate (e fotografate) nelle gonadi e nel cervello.
Quando sono intrappolate nei tessuti, dal momento che non sono biodegradabili né biocompatibili, esse possono indurre una reazione (una patologia).
Queste prove sono state valutate in più di 700 pazienti e ciò non significa che le nanotecnologie debbano essere respinte. Abbiamo bisogno di nanotecnologie e di strumenti nanotecnologici per affrontare i problemi anche medici che si riscontrano a livello di nanoscala.
Siamo in una situazione simile a quella dei coniugi Curies, due secoli fa. Scoprirono elementi radioattivi e la radioattività, ma solo dopo un primo entusiasmo e dopo centinaia di morti, abbiamo imparato a gestirli in modo sicuro. È possibile, al fine di evitare i collaterali effetti indesiderati.
Dr Antonietta Gatti"

Le saremmo molto grati se pubblicasse la nostra precisazione.
Tra l'altro l'egregia Dottoressa Gatti con sicumera afferma che non abbiamo mai eseguito analisi delle sostanze contenute nelle scie.
Ciò non è assolutamente vero: perché non si è documentata l'esimia ricercatrice, prima di lanciarsi in questa affermazione arbitraria?

Attendiamo quindi una doverosa rettifica.

Cordialità

Antonio e Rosario Marcianò


RISPOSTA


Mi devo essere perso qualcosa di questa polemica (sa, Chiesa...).
Ma se vuole, do la mia testimonianza: alle scie chimiche io personalmente ci credo, perché le vedo.
Basta alzarsi un po' presto al mattino, e il cielo di Milano, se è sereno, è tutto un reticolato di scie.
Non sono sicuramente scie di condensa dei jet, perché sono a quota bassa.
Le fanno aerei molto silenziosi, che arano il cielo con sistematica laboriosità.
Perché?
So che è stato risposto che si tratta di segreto militare NATO.
Sul web circolano molte ipotesi, alcune forse esagerate e fantastiche, forse alcune diffuse a scopo disonformativo e di discredito del fatto.
Forse la malattia di Morgellon è una di queste, forse no.
Ma il "fatto" c'è, e basta guardarlo. Ed è inquietante.
Non me ne occupo perché altri lo fanno da più tempo e meglio, e non ho particolari competenze in questo campo.
Rimando a chi ne sa di più, con la sola avvertenza di cui sopra: occhio alla dezinformatija.

Maurizio Blondet


Le mie personali considerazioni nel prossimo post.